Si tratta di una nuova iniziativa per il social ormai alla guida di Elon Musk, il nuovo proprietario di Twitter.
Mentre Twitter registra la maggior parte dei suoi ricavi grazie alla pubblicità,il nuovo proprietario del social sembra deciso a voler addebitare un costo anche agli utenti che visualizzano i video. La volontà di Musk è proprio quella di voler mettere a pagamento la cosiddetta ‘spunta blu’, il sistema usato finora dal social network per verificare l’identità delle persone pubbliche. Si tratterebbe di “un abbonamento da 8 dollari al mese”.
Il proprietario di Tesla si è insediato come Chief di Twitter, e sono in atto già i primi cambiamenti a partire dai licenziamenti del personale. Musk ha buttato fuori il chief executive Parag Agrawal, il chief financial officer Ned Segal, il responsabile degli affari legali e della ‘policy’ Vijaya Gadde e il general counsel Sean Edgett, Agrawal e Segal.
Video a pagamento
Ma non è tutto qui: il social network ha in programma una novità con l’introduzione di una funzionalità chiamata “Paywalled video”, ovvero video a pagamento. Ma andiamo più nello specifico per capire di cosa si tratta e quando partirebbe l’iniziativa.
L’imprenditore Elon Musk, che ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari, sta cercando di rendere il social network più redditizio. La funzionalità in procinto di essere attuata consentirebbe alle persone di pubblicare video e di addebitare agli utenti la visualizzazione. Ci vorranno ancora due o tre settimane prima che la novità si concretizzi.
Come funziona?
L’accesso ai video per gli utenti avrebbe dei prezzi variabili stimati tra i 1, 2, 5 o 10 dollari. Chi twitta il video riceverebbe una parte della somma mentre la società prenderebbe una percentuale (non ancora specificata). Il team incaricato di studiare le implicazioni di questa nuova funzionalità avrebbe solo tre giorni per fornire un feedback sui potenziali rischi a livello legale. Un dipendente di Twitter ha affermato che la nuova funzionalità probabilmente sarebbe stata utilizzata almeno in parte per i contenuti per adulti.